Ero in un’altra stanza quando in TV veniva mandato in onda il messaggio promozionale per il programma di
Arbore, ma fui immediatamente richiamata dalla voce del Commendatore che cantava “Agata”.

Con un pizzico di orgoglio – rivelatosi poi presunzione – pensai che la Rai avesse finalmente voluto dar
seguito alle mie innumerevoli richieste, inoltrate a nome della Fondazione, di ricordare il grande Artista.

Le premesse c’erano tutte, a cominciare dal titolo della trasmissione e dal tema della stessa: “la canzone
umoristica napoletana”, ovvero la macchietta.
E chi se non Nino Taranto è stato l’interprete massimo di quel genere musicale?

Ho trovato il programma urticante e diseducativo.
L’esecuzione dei brani (tutti del repertorio del Commendatore) è stata affidata ad interpreti “improbabili”,
che sono riusciti nella difficile impresa di renderne l’ascolto fastidioso.

Nino Taranto si è visto solo in due brevissimi spezzoni video, Pisano e Cioffi non sono mai stati citati,
mentre sono stati mandati in onda video di Stanlio e Ollio e di Dean Martin e Jerry Lewis (mi domando cosa
c’entrino con la macchietta napoletana).

Il sottotitolo era “Modesta e scombiccherata lezione sulla canzone umoristica napoletana” e la
trasmissione è stata puntualmente fedele all’annuncio.

Il promo accompagnato della voce del Commendatore, “Agata” eseguita da Frassica nel programma…….Sic
transit gloria mundi!

Maria Letizia Loffreda Mancinelli

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