All’indomani di un evento di così grande portata e importanza, nella mente e nel cuore restano la bellezza di quanto vissuto ma anche un velo di rammarico perché la serata è volata via velocemente.

Un noto aforisma recita: “Nessuno muore sulla terra, finché vive nel cuore di chi resta”. Ed è più che mai vero per Nino Taranto che ieri sera, 19 febbraio 2019, al Teatro Trianon Viviani a Forcella, non è stato semplicemente commemorato e ricordato, ma attraverso la sua arte poliedrica che non conosce tempo ed è arrivata fino a noi, ha fatto sentire ancora una volta la sua presenza e la sua genialità ai numerosi accorsi che non dimenticheranno le emozioni vissute.

Tre ore di spettacolo in cui il tempo sembrava si fosse fermato agli anni in cui il re della macchietta intratteneva il suo pubblico e faceva sfoggio delle sue doti di autore, attore, cantante, macchiettista e presentatore. Quasi un tuffo nel passato, nella cornice di quel Teatro in cui Taranto fu un talentoso protagonista.

A condurre la serata la bravissima Lara Sansone, nipote della grande e indimenticata Luisa Conte che con Nino Taranto portò in scena i maggiori successi di Viviani.

Numerosi gli artisti che si sono succeduti sul palco facendo rivivere le grandi emozioni che il Commendatore donava al suo pubblico. Il talentuoso attore Antonio Merone ha interpretato magistralmente la macchietta “Dove sta Zazà” e recitato uno stralcio dalla commedia “Caviale e Lenticchie” dello stesso Nino Taranto. Ciro Capano, con la sua bellissima voce, ha proposto “Pupatella” e “Canzone mbriaca”.

Gli interventi del critico cinematografico Valerio Caprara e del critico teatrale Giulio Baffi hanno delineato l’alta statura artistica di Taranto, raccontando l’uomo di teatro e di cinema.

Si sono poi succeduti sul palco Ingrid Sansone, altra nipote di Luisa Conte, il duo canoro Pina Canestrelli e Alessandro Mauro, Massimo Masiello, Pietra Montecorvino, Pietro Pignatelli, Giorgio Pinto, l’immenso Giacomo Rizzo e la simpaticissima Miranda Martino. Presente anche Corrado Taranto, figlio di Carlo e nipote di Nino, che ha proposto un immaginario dialogo con lo zio, attraverso la citazione dei tanti personaggi interpretati al cinema e al teatro.

Sentito il ricordo di Pippo Baudo, affidato ad un videomessaggio, non potendo essere personalmente presente.

In prima fila Gustavo Verde, figlio di Dino, uno degli autori storici di Taranto che ha raccontato il rapporto tra Dino e Nino e le risate che accompagnavano il loro lavoro. Presente anche Rosaria Troisi, sorella di Massimo grande estimatore di Taranto.

Non potevano mancare i parenti del grande Nino, prima fra tutti la figlia Maria alla quale dedicò in occasione delle nozze la famosa canzone “Lusingame”.

A rendere ancora più emozionante la serata è stato l’annuncio dell’uscita a maggio dell’autobiografia inedita di Nino Taranto dal titolo “Una vita per Napoli. Autobiografia di un grande del palcoscenico”, edita da Homo Scrivens, nella quale racconta la sua vita, dalla nascita nel quartiere di Forcella alla straordinaria carriera artistica in teatro, tv e al cinema.

Un sentito ringraziamento va al Teatro Trianon di Napoli, a Giovanni Pinto, Daniela Riccio, Paolo Animato, ai tecnici Luciano Quagliozzi, Gianluca Sacco, Daniele Chessa e a tutti i dipendenti del Teatro che hanno contribuito alla realizzazione e alla riuscita dell’evento.

Diego Oliva

Di seguito alcune foto e video dell’evento.

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